Che cos’è il Data Journalism? Un tipo particolare di giornalismo, un’evoluzione di quello che si chiamava “Giornalismo di precisione”.
È così che la giornalista Elisabetta Tola inaugura il primo incontro di formazione avvenuto lo scorso 28 novembre per il progetto “A scuola di Data Journalism”, un progetto formativo promosso dal Comune di Reggio Emilia rivolto alle scuole superiori della città.
Il Data Journalism è una forma di giornalismo che, a differenza di quello che ormai tutti conosciamo, racconta le sue storie a partire da una mole di dati importanti definiti open data o big data, ovvero a partire da tutti quei dati che vengono registrati nella nostra epoca digitale. Che si tratti di dati sanitari, ambientali o personali, poco importa: se confrontati e analizzati opportunamente attraverso strumenti, calcolatori e software specifici permettono di instaurare delle relazioni tra di loro che ci concedono di accedere ad una parte nuova della realtà che potenzialmente ha in serbo soluzioni notevoli per la nostra società.
Il Data Journalism sembra premiare la quantità dei dati piuttosto che la loro qualità perché è dagli open data che tutto il percorso informativo ha origine, ma a differenza dell’attuale sistema d’informazione il Data Journalism consente di arrivare ad una conoscenza di alta qualità. Richiede un lasso di tempo maggiore ma gli articoli che questi giornalisti specializzati arrivano a pubblicare sono degli articoli che affrontano i problemi dal punto di vista scientifico, in maniera esaustiva ed approfondita.
Questo modo di fare giornalismo non solo dà origine ad una conoscenza scientifica ma anche ad una maggiore consapevolezza in chi usufruisce di queste informazioni: rende più semplice imparare a discriminare tra fonti ufficiali e ufficiose, a riconoscere le fake news e allo stesso tempo rende anche più sensibili e attenti a determinate tematiche.
La sensibilità a certe problematiche è esattamente lo scopo che il Comune di Reggio Emilia si è voluto prefiggere. L’argomento scelto per il progetto formativo “A scuola di Data Journalism” di quest’anno riguarda l‘ambiente in senso lato, dalla qualità dell’aria all’adattamento del clima.
Per ora sono i docenti di alcuni istituti di scuola superiore che si stanno preparando, che stanno acquisendo maggiore confidenza con gli strumenti necessari e definendo le tempistiche così come gli ultimi dettagli. A breve saranno invece gli studenti a mettersi in gioco, a sviluppare le capacità necessarie per lavorare sugli open data e creare le possibilità d’individuazione di eventuali azioni di tutela e di gestione ambientale per il futuro della nostra città.
M. Doina Mareggini