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Pronti, partenza, via!

La presentazione ufficiale di “A scuola di Data Journalism”

La mattina di martedì 5 dicembre, presso la Biblioteca delle Arti, in Piazza della Vittoria a Reggio Emilia, si è tenuta la conferenza stampa che ha dato formalmente inizio al progetto “A scuola di Data Journalism”, durante la quale sono intervenuti il Sindaco della città Luca Vecchi, l’assessora all’Agenda digitale, partecipazione e cura dei quartieri Valeria Montanari, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia (già Provveditorato) Mario Maria Nanni, e Fabrizia Capuano, dirigente della sezione provinciale di Arpae Reggio Emilia.
Nell’incontro sono stati illustrati i punti cardine del progetto e l’importanza degli open data, con particolare riferimento al tema ambientale, su cui i ragazzi andranno a comporre i propri elaborati in vista del contest finale, e infine il nostro blog, che racconterà man mano l’avanzamento dei lavori.
Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco Vecchi, sottolineando come “A scuola di Data Journalism” rafforzerà il rapporto tra la città e le nuove tecnologie. “Il progetto rientra in una strategia avviata già da diversi anni per mantenere la città al passo con i grandi cambiamenti tecnologici che caratterizzano la nostra epoca in quanto a modalità di informazione, accesso, formazione”, ha affermato. I dati aperti, infatti, appartengono a pieno titolo alle innovazioni che con sempre maggior forza stanno contrassegnando la nostra esistenza: dare la possibilità ai ragazzi partecipanti di imparare a conoscerli e a lavorarci in prima persona permetterà loro di acquisire una nuova consapevolezza del mondo che ci circonda.

Successivamente è intervenuta l’assessora Montanari, la quale ha definito il progetto “un progetto non scontato”, una vera e propria scommessa per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e per tutti i vari enti coinvolti. È stata lei a presentare questo  blog in cui il progetto verrà man mano raccontato.
Il nome scelto per questo spazio online, “Dato che penso. Un approccio scientifico alla notizia”, è una perfetta metafora del percorso che gli studenti si troveranno ad affrontare. Obiettivo ultimo del blog è quello di fare da contenitore degli elaborati prodotti dagli studenti, in modo da restituire anche ai cittadini interessati le analisi dei dati ambientali forniti da Arpae su cui i ragazzi andranno a lavorare.

“Collaborazione inter-istituzionale preziosa”, ha affermato il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Nanni, sottolineando quanto anche la cooperazione tra scuole e studenti sarà fondamentale, sia per far capire che la scuola c’è e affronta temi di grande attualità, sia per rendere più informati gli studenti del mondo in cui stanno crescendo.

E un’altra partnership centrale sarà quella con Arpae, come ha precisato il dirigente della sezione provinciale Capuano: Arpae, mettendo a disposizione i propri open data, darà l’opportunità ai ragazzi di affrontare un argomento delicato come quello ambientale in modo strutturato e consapevole.
Francesco Buzzoni di IFOA è intervenuto plaudendo al progetto come a un’ottima occasione per puntare sull’educazione digitale in città, a partire dalle scuole superiori.

Infine Nicola Dusi, docente dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e direttore di Relab Media (Dipartimento di Comunicazione ed Economia), ha enfatizzato il ruolo di ponte e di mediatore digitale che l’Università ricopre, posizionandosi tra scuole superiori e città. Ha poi messo in evidenza i punti chiave del blog, che verrà curato da una redazione composta da alcune studentesse universitarie (del Corso di Laurea Magistrale in “Pubblicità, creatività di impresa, comunicazione digitale”), supervisionate anche dal professor Mauro Salvador (docente del Laboratorio di contenuti per il web).
Il prof. Dusi ha ricordato che “Quello che facciamo in questo blog è dare voce sia agli studenti delle scuole, sia ai docenti che imparano a loro volta praticando gli open data, sia alla città che si sta muovendo in questa direzione”.

Stephanie De Monte e Francesca Zago

Tags : data journalism

The author Redazione Comune